Tutor dell'apprendimento | affiancamento compiti bambini scuola primaria e secondaria a Spinea Venezia
Il momento dei compiti può divenire un momento di difficoltà tra genitore e figlio. Un momento temuto che a volte può creare tensione.
Spesso capita che il bambino rimanda continuamente il momento di inizio, non riesce ad organizzarsi senza la vostra presenza oppure mostrarsi disinteressato o affaticato nell’attività di studio.
L'utilità di fare i compiti si racchiude nell’obbiettivo di consolidare la conoscenza attraverso l’allenamento, in uno spazio e in un tempo adeguato che consenta al bambino di vivere tale momento con serenità.
È un’attività che richiede impegno ed è un avvenimento tanto complesso quanto significativo del percorso di apprendimento dello studente, che non dovrebbe essere lasciato al caso o potenzialmente ricondotto al solo risultato da produrre.
Nello svolgimento dei compiti possono intervenire aspetti che riguardano la percezione delle proprie capacità, dove è fondamentale il sentirsi competenti e capaci maturando pian piano il credere di poter riuscire.
A questo, si possono intrecciare altri importanti aspetti come saper gestire l’autonomia didattica e l’organizzazione dei materiali, imparare una metodologia di studio adeguata al proprio modo di apprendere.
Questi, sono tutti fattori che se non adeguatamente insegnati, accompagnati e supportati possono creare un mix davvero complesso da gestire.
Per me accompagnare al compito, significa offrire uno sguardo complessivo sulla totalità delle esigenze dello studente, costruire insieme un evento relazionale e di sostegno, che tiene in considerazione di tutte le componenti che si intrecciano nel processo di apprendimento (vedi compiti perché). Significa favorire le strategie di risoluzione alla complessità del compito, con adeguata flessibilità che non perde di vista le singole caratteristiche di ogni singolo bambino.
DiverSofia, infatti, nasce dall’unione delle due parole “filosofia divergente” il cui significato racchiude rispettivamente il senso della ricerca e lo sporgersi da un altro lato, differenziare, il muoversi in direzioni diverse.
In pratica si traduce nella ricerca della diversità e delle potenzialità di ognuno sporgendosi con lo sguardo un po’ oltre, ricercando e osservando le caratteristiche e capacità proprie dello studente, al di là di ogni tipologia di valutazione. Questo vuole essere il mio obbiettivo.
Lo svolgersi della progettualità educativa si realizza in primo luogo in un costante percorso insieme ai genitori e può realizzarsi anche in collaborazione con gli insegnati e/o specialisti quali logopedisti e psicologi.
Sono Federica Tamanini, laureata con lode in Scienze dell’Educazione, nello specifico sono Educatrice Professionale Socio Pedagogica. Mi sono qualificata come Tutor dei Compiti presso Associazione Genitorialità di Padova e perfezionata come Tutor dell’Apprendimento presso l’Università di Padova.
Nel mio lavoro di tesi, ho analizzato l’acquisizione di competenza comunicativa ed emotiva nella pratica educativa, dando particolare spazio all’importanza della riscoperta del volto in controtendenza ad un’epoca caratterizzata dalla comunicazione mediata da social media. (Link tesi).
In seguito, ho ampliato la mia formazione anche su DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e BES (bisogni educativi speciali) attraverso corsi dedicati.
Per molti anni ho svolto servizio di volontariato presso associazione che si occupa di educativa rivolta all’infanzia.
Seguo costantemente percorsi di aggiornamento e formazione.
Il termine tutor nella lingua inglese indica un insegnante privato, un docente oppure un responsabile che assiste uno o più studenti di un gruppo limitato. La funzione del tutor viene introdotta in Italia attraverso la legge Moratti n.53/2003 e in seguito nel Decreto-legge n.59/2004 nella quale il tutor viene indicato come una figura di riferimento per alunni e genitori.
È una figura professionale con adeguata formazione rispetto ai processi legati all’apprendimento e alle teorie a riguardo, essendo pertanto in grado di intervenire in tutti quei casi in cui le difficoltà scolastiche possono derivare dalla mancanza di una metodologia di studio, di una organizzazione adeguata o di strategie efficaci.
Il tutor accompagna lo studente nello sviluppo di un metodo di studio personalizzato, anche attraverso un percorso di scoperta degli atteggiamenti che egli mette in atto durante il processo di apprendimento, favorendo la maturazione di una maggiore consapevolezza di sé sia a livello cognitivo che emotivo/motivazionale.
Il tutor svolge la sua attività in collaborazione con la famiglia, con gli insegnati e altri professionisti quali logopedisti, psicologi, pedagogisti.